Barbara Monti

Meditazione, formazione, crescita personale, costellazioni familiari e aziendali

Salta la navigazione

DI MADRE IN FIGLIA

Vai all’elenco seminari

Come figlia femmina, ogni donna ha ereditato dalla propria madre e dalle altre donne della famiglia molto di più di quanto sia visibile dall’esterno: l’idea del ruolo femminile, il modello di un rapporto con il maschile, l’accetazione della propria immagine fisica e creativa, il desiderio o meno di maternità, l’esempio di relazione con i figli e molto altro.
Perfino il rapporto con la divinità assomiglia a quello con la madre.

Tale bagaglio ereditario emotivo spesso porta a ritrovarsi in situazioni dolorose anche se familiari, dalle quali non si riesce a vedere una via d’uscita né la possibilità di una scelta diversa da quella appresa.

Come trovare la propria individualità all’interno della famiglia? In che modo onorare la femminilità di ognuna? Rinunciare alla propria strada per non ferire quelli che ci amano può portare felicità? Come mettere e tenere dei sani, e saldi, confini?
In che modo vivo la vita di mia madre? Quanto sono libera di vivere la mia? Che donna sono? Che donna scelgo di essere?

Se vuoi davvero conoscere una donna, prima devi chiederle di sua madre, e poi ascoltare attentamente. Le storie di cibo mostrano un’unione forte. Malinconici silenzi indicano delle questioni in sospeso. Più una figlia conosce i dettagli della vita di sua madre, senza piangere o tirarsi indietro, e più è una donna forte.
A. Diamant, “La tenda rossa”

“La relazione madre-figlia è la fonte della salute di ogni donna” Dott.ssa Christiane Northrup

Temi trattati

  • Visione consapevole dell’ambiente familiare
  • Parto/nascita come prima modalità di accoglienza
  • L’immagine del femminile ereditata
  • La gestazione come prima “casa”
  • Prima donna, poi madre
  • Nuove modalità di comunicazione con la madre (presente o assente)
  • Dove e come delineare i propri confini?

Durante il seminario, oltre all’aspetto teorico, le partecipanti avranno la possibilità di lavorare concretamente con strumenti specifici quali la meditazione, la visualizzazione, la scrittura e la verbalizzazione.
Siete pregate di portare un quaderno e una fotografia di voi da bambine con vostra madre; se non è possibile, due foto separate o solo la vostra.