Barbara Monti

Meditazione, formazione, crescita personale, costellazioni familiari e aziendali

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Anno nuovo, mente nuova

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blog gruppomacro gennaio 2017

Perché non inserire la meditazione nella lista dei buoni propositi per l’anno nuovo? L’inizio del nuovo anno, si sa, è sempre accompagnato da un’energia di novità: ci sentiamo come di fronte a un foglio bianco sui cui riscrivere daccapo. Il vecchio per qualche settimana sembra avere meno presa su di noi, e siamo tutti concentrati sui cambiamenti che vorremmo apportare alla nostra vita e alle nostre abitudini. Ci si mette a dieta, ci si iscrive in palestra, si smette di fumare e alla sera invece di accendere la televisione in automatico si propone alla famiglia un gioco in scatola o una passeggiata. L’idea di fondo è: migliorare. Migliorare l’aspetto fisico, la salute, le relazioni, la situazione economica, gli hobby e la creatività. Allo scoccare della mezzanotte ci siamo mandati ogni sorta di augurio affinché il nuovo anno ci portasse qualcosa di buono, migliore di quanto abbiamo già; come se il nuovo anno di per sé avesse il potere di cambiarci. Perché non ci auguriamo di cambiare noi stessi, e soprattutto il nostro modo di pensare, in modo che ogni giorno, ogni minuto del nuovo anno sia diverso?
Il mondo che vediamo è il risultato dei pensieri che pensiamo. La mente è uno strumento creativo potente e i pensieri agiscono come causa; il mondo visibile poi ne manifesta gli effetti. E’ ormai ampiamente dimostrato da decine e decine di ricerche scientifiche che la meditazione sia un mezzo assolutamente efficace non solo per calmare la mente, riconoscere i pensieri ostili e limitanti e spostare l’attenzione in modo consapevole verso pensieri più creativi e positivi- la meditazione è uno strumento a disposizione di tutti in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo si trovi per ritrovare il proprio centro e la propria forza in quei momenti e quelle situazioni difficili in cui facilmente ci si perde. Quelle sfide o bucce di banana che ci fanno scivolare spiritualmente, mentalmente ed emotivamente perdendo lucidità mentale, pazienza e capacità di relazionarsi agli altri in maniera efficace ed empatica.
E’ utile per ridurre tensioni e stress, migliorare la qualità della relazione verso se stessi e con gli altri, portare chiarezza e lucidità mentale e trovare e radicarsi nel proprio centro. La meditazione predispone la mente ad una maggiore chiarezza e concentrazione, sviluppa l’intuizione ed espande la capacità di considerare le situazioni da altri punti di vista raggiungendo così soluzioni più creative a determinati problemi.
Vi sono numerosissimi studi medico-scientifici che attestano i benefici della pratica meditativa per la salute fisica e psicologica: agisce infatti nel curare gli stati d’ansia, le dipendenze, i disordini alimentari e per migliorare le funzioni cognitive. Alcune ricerche evidenziano che possa ridurre la pressione alta, la risposta al dolore, il livello di ormoni legati allo stress e perfino l’invecchiamento cellulare. E’ dimostrato che i soggetti che praticano la meditazione ogni giorno da almeno otto settimane riportano una minora attività nell’area del cervello preposta alla paura-o centro di allarme-, l’amigdala, e che conservano una maggiore capacità di mantenere la calma anche quando non stanno meditando.
Ormai i benefici della meditazione sono così comprovati che non possono più essere ignorati. Non è più solo una pratica introspettiva adatta ai più riflessivi o agli amanti dell’Oriente: si pratica la meditazione nelle aziende di tutto il mondo (famosi i corsi Google, Microsoft, Bmw, Deutsche bank, Nike…) e perfino in Italia (Inail, F.lli Branca Distillerie…, Rai, Ibm), in alcune aziende sanitarie, scuole e in moltissime discipline e squadre sportive.
Se è vero che la mente influenza il cervello, il pensiero, gli stati d’animo, il linguaggio e perfino il comportamento, perché non inserire nelle novità per il 2017 la meditazione come arte di conoscere e utilizzare la mente in modo nuovo, pacifico e creativo? “Le cose non cambiano”, ci ricorda Henry David Thoreau, “cambiamo”.